Oscar 2013: tutti i film candidati al titolo di Miglior film straniero, nazione per nazione

Oscar 2013: tutti i film candidati al titolo di Miglior film straniero, nazione per nazione:

E dopo l’annuncio che il film dei fratelli Taviani Cesare deve morire sarà il candidato dell’Italia alla corsa della statuetta per il Miglior film straniero degli Oscar 2013, diamo un’occhiata agli altri titoli scelti dalle nazioni che li hanno già annunciati. Ne mancano circa una quindicina, che avremo entro il 1 ottobre. Quale sarà il film che succederà a Una separazione, il capolavoro di Asghar Farhadi che ha vinto come Miglior film straniero l’anno scorso? Prima di addentrarci nell’analisi, parliamo di polemiche: perché sappiamo bene che questo è terreno fertile…
L’anno scorso quella più “tosta” venne dalla Russia, che candidò Burnt By the Sun 2: Citadel di Nikita Mikhalkov, discusso Presidente dell’Unione dei cineasti russi. Il titolo fu scelto nonostante il clamoroso flop di critica e pubblico, e a discapito del Faust di Sokurov ed Elena di Zvyagintsev. Partiamo quindi proprio da dove eravamo rimasti: dall’Iran. La nazione ha boicottato gli Oscar dopo il caso Innocence of Muslims, il film “satirico” anti-Islam all’origine dell’attacco alle ambasciate Usa. Il comitato di selezione iraniano aveva già scelto il titolo da candidare, ovvero A Cube of Sugar di Seyyed Reza Mir-Karimi.
Diamo assieme adesso un’occhiata ai film ipoteticamente più “forti” della lista, alla quale - lo ricordiamo ancora - manca ancora qualche titolo. Tutti i film già candidati li trovate, nazione per nazione, dopo il salto. Vi ricordiamo anche di non perdere le prime previsioni degli Oscar 2013 di Cineblog, e che le nomination saranno annunciate il 10 gennaio.

I titoli più “forti”

Premessa doverosa: è al solito presto per fare previsioni. Ma a noi sembra che la partita sia tra due film: Amour di Haneke (Austria) e Quasi amici (Francia). Il primo, Palma d’oro a Cannes 2012, se non sarà nominato scatenerà un putiferio; il secondo ha alle spalle la protezione di Harvey Weinstein. Ma la storia, anche recente, ci ha insegnato che spesso e volentieri il terzo gode: vedi alla voce Departures (che sconfisse nel 2009 La classe e Valzer con Bashir) e Il segreto dei suoi occhi (che nel 2010 sconfisse Il nastro bianco e Il profeta).
E chi potrebbe essere, oggi, questo “terzo incomodo”? Bisognerà stare attenti a Lore (Australia), premiato dal pubblico a Locarno, e ad A Royal Affair (Danimarca), premiato a Berlino. Scelte più squisitamente “di nicchia”, ma possibilissime, sono anche Fill the Void (Israele), premiato a Venezia, Blood of My Blood (Portogallo), e Sister (Svizzera), premiato a Berlino. Dall’India arriva poi un film già molto amato dal pubblico, un vero crowd-pleaser: Barfi!. Abbiamo visto come due film vengono dalla Berlinale: come non citare quindi proprio l’Orso d’oro, Cesare deve morire? Il premio internazionale gli darà la giusta visibilità.
Una scelta complessa e decisamente cinefila sarebbe Beyond The Hills (Romania), premiato a Cannes, ma forse troppo freddo e ostico per l’Academy. Però la nomination di Kynodontas ce la ricordiamo bene, quindi mai dire mai. Difficile venga inserito nella cinquina Pietà (Corea del sud), Leone d’oro a Venezia, troppo poco amato dalla critica americana e probabilmente troppo crudo. Ma se ci sarà, noi faremo festa. E faremo festa, tanta festa!, se ci sarà No (Cile): il capolavoro di Larrain, in uscita da noi a dicembre, si meriterebbe una nomination d’ufficio.
Dopo il salto trovate tutti i film candidati, nazione per nazione.

I film candidati, nazione per nazione

Albania: Pharmakon - Joni Shanaj
Algeria: Zabana! - Saïd Ould Khelifa
Australia: Lore - Cate Shortland
Austria: Amour - Michael Haneke (recensione)
Azerbaigian: Buta - Ilgar Najaf
Bangladesh: Ghetuptra Kamola - Humayun Ahmed
Belgio: Our Children - Joachim Lafosse
Bosnia ed Erzegovina: Children of Sarajevo - Aida Begić
Brasile: The Clown - Selton Mello
Bulgaria: Sneakers - Valeri Yordanov
Cambogia: Lost Loves - Chhay Bora
Canada: War Witch - Kim Nguyen
Cile: No - Pablo Larrain (recensione)
Colombia: El Cartel de los Sapos - Carlos Moreno
Corea del Sud: Pietà - Kim Ki-duk (recensione)
Croazia: Cannibal Vegetarian - Branko Schmidt
Danimarca: A Royal Affair - Nikolaj Arcel
Estonia: Mushrooming - Toomas Hussar
Filippine: Bwakaw - Jun Lana
Finlandia: Purge - Antti Jokinen
Francia: Quasi amici - Eric Toledano e Olivier Nakache (recensione)
Germania: Barbara - Christian Petzold
Giappone: Our Homeland - Yong-hi Yang
Grecia: Unfair World - Filippos Tsitos
Hong Kong: Life Without Principle - Johnnie To (recensione)
Islanda: The Deep - Baltasar Kormákur
India: Barfi! - Anurag Basu
Indonesia: Tiny Dancer - Ifa Isfansyah
Iran: - non partecipa per boicottaggio -
Israele: Fill The Void - Rama Burshtein (recensione)
Italia: Cesare deve morire - Paolo e Vittorio Taviani (recensione)
Kazakistan: Myn Bala - Akan Satayev
Kenya: Nairobi Half Life - David ‘Tosh’ Gitonga
Macedonia: The Third Half - Darko Mitrevski
Messico: After Lucia - Michel Franco
Marocco: Death For Sale - Faouzi Bensaïdi
Norvegia: Kon-Tiki - Joachim Rønning e Espen Sandberg
Olanda: Kauwboy - Boudewijn Koole
Polonia: 80 Million - Waldemar Krzystek
Portogallo: Blood of My Blood - João Canijo
Repubblica Ceca: In The Shadows - David Ondricek
Repubblica Dominicana: Check Mate - José María Cabral
Romania: Beyond The Hills - Cristian Mungiu (recensione)
Russia: White Tiger - Karen Shakhnazarov
Serbia: When Day Breaks - Goran Paskaljević
Slovacchia: Made in Ash - Iveta Grófová
Slovenia: A Trip - Nejc Gazvoda
Svezia: The Hypnotist - Lasse Hallström
Svizzera: Sister - Ursula Meier
Territori palestinesi: When I Saw You - Annemarie Jacir
Thailandia: Headshot - Pen-Ek Ratanaruang
Ucraina: Firecrosser - Mykhailo Illienko
Ungheria: Just The Wind - Benedek Fliegauf
Venezuela: Rock, Paper, Scissors - Hernán Jabes
Vietnam: The Scent of Burning Grass - Nguyen Huu Muoi




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